mercoledì 5 agosto 2015

every journey begins always with the first step

È iniziato tutto proprio con un semplice passo: un'iscrizione inviata in un normale giorno di autunno ha dato il via a questa incredibile avventura... Dopo il tempo ha iniziato a correre e l'ansia ad aumentare; sono cominciati i test, ho dovuto compilare fascicoli e documenti con la speranza di poter partire per un anno in un altro paese, per un'altra vita lontano da casa e da tutte le abitudini... Non ho avuto subito le idee chiare, tutti gli stati avevano qualcosa di speciale che volevo scoprire e selezionarne solo 10 è stato difficile, ma uno in particolare mi aveva colpito: l'Honduras! So che può essere banale, ma ho iniziato ad informarmi su questo stato a molti sconosciuto proprio per il suo nome, aveva qualcosa di affascinante, e dopo molte ricerche sulla storia e le tradizioni ho deciso di metterlo come prima scelta... Inutile dire che quando il 20 febbraio ho ricevuto la mail da parte di Intercultura che mi comunicava di essere vincitrice di una borsa di studio per il programma annuale in Honduras l'emozione è stata incredibile! Un sogno si stava realizzando, ero ufficialmente una exchange student! Da quel momento ho avuto un solo pensiero fisso! Il conto alla rovescia è iniziato, iscrizioni a gruppi e incontri con gli altri partecipanti sono diventati sempre più frequenti... Se c'è una cosa che apprezzo moltissimo di questa esperienza è proprio il sentirsi parte di una grande famiglia, non importa se non conosci le persone con cui parli e ti confronti, hai qualcosa in comune con loro che è più forte di tutte le possibili differenze, perché la scelta che abbiamo fatto l'abbiamo voluta con tutti noi stessi e l'abbiamo perseguita nonostante tutte le difficoltà... A quel punto mi sono ritrovata a trascorrere gli ultimi mesi di scuola, in cui dovevo mantenere buoni risultati, sognando il mare e le bellezze naturali di questo paese, che più passavano i mesi più mi affascinava e mi incuriosiva... Non sono mancati di certo i commenti di amici e conoscenti che, saputa la notizia, mi dicevano "Honduras? E dov'è?!", "esiste?", "è in Asia, giusto?", "ma ti ammazzano!", "perché non hai scelto gli USA?" ... Ecco, se anche voi che leggete vi state facendo le stesse domande, ora vi rispondo hahaha ho scelto questo stato, o molto più probabilmente è lui che ha scelto me, proprio perché è un paese poco conosciuto, con uno stile di vita lontano da quello in cui siamo immersi tutti i giorni, ma che sono convinta possa offrire tanto, perché pensare solo all'alta criminalità, sarebbe come dire che in italia si mangia solo pizza... In fondo, uno degli obbiettivi degli scambi interculturali è quello di immergersi a pieno in una nuova cultura per abbattere gli stereotipi, ed è quello che proverò a fare anche tramite questo blog: racconterò la mia esperienza per permettere a più persone di conoscere l'Honduras e forse anche per aiutare i futuri partecipanti al programma che si stanno chiedendo in quale paese andare.. Ritornando a noi, all'improvviso, una mattina di giugno, precisamente il 5, mi sveglio e mi ritrovo un messaggio da parte di un volontario di afs Honduras: panico! O forse era euforia! Fatto sta che mi tremavano le mani a leggere quello che mi aveva scritto! Avevo una famiglia! La MIA famiglia! La famiglia Valladares che aveva deciso di aprirmi le porte di casa per vivere con me questa fantastica avventura! Erano le 5.45 del mattino, ma non mi importava: ho iniziato a saltare per casa e ho svegliato mia sorella per comunicarle la notizia! Da quel momento, se già prima volava, il tempo ha decisamente preso il razzo! Ho preso contatti con la mia sorella ospitante e ho saputo che frequenterò insieme ad un altro ragazzo italiano la "discovery school", una scuola bilingue di El Progreso, la mia futura città! Eh sì, porterò anche la divisa scolastica che, ahimè, comporta ballerine nere e calzini bianchi... Ma in fondo, se devo vivere come una normale ragazza Hondureña, devo farlo bene! Riassumendo, dato che sono già andata per le lunghe, ora mancano solo 15 giorni alla partenza! L'ansia si sta facendo sentire sempre di più e la notte la mia mente è affollata da mille pensieri... L'emozione è tanta, ma ancora non riesco a realizzare che tra due settimane dovrò lasciare casa, i miei amici, la mia famiglia, il mio lago e la mia vita per quasi 11 mesi... Penso realizzerò  quando sarò già in aereo con direzione Miami, prima tappa del mio lungo viaggio! Hahahah ora i giorni sono sempre meno, sto iniziando a salutare amici e parenti, ho iniziato la lista delle cose da mettere in valigia con la consapevolezza che in 20kg non ci starà mai tutto... Ma in fondo è un secolo (si, proprio 100 anni!) che partono ragazzi con valige limitate, anche per destinazioni molto più fredde della mia... Diciamo che sarà la prima di molte prove da superare durante questa esperienza... Come ho detto prima, però, fortunatamente ho tanti ragazzi che come me stanno vivendo queste emozioni e con cui posso confrontarmi in ogni momento, perché se chiedi ai ragazzi di intercultura, qualcuno risponde sempre :) 
La mia avventura ha avuto inizio così, ora cercherò di tenere aggiornato il blog settimanalmente per raccontarvi un po' cosa mi succede... Magari con post un po' più corti di questo hahahah
Spero che come inizio vi sia piaciuto, nel caso non fosse così vi prego di perdonarmi, è la prima volta che cerco di scrivere un diario e la scrittura già non è il mio forte hahah
Al prossimo aggiornamento!
¡Hasta Luego!
Maria


All started only with an easy step: a registration sended in a normal day of autumn made a move this incredible adventure... Then the time started to run and anxiety to increase; test began, I had to complete dossier and documents with the hope to can leave for a year in another country, for another life far from home and routine.. I didn't immediately know what I wanted, all the country had something special that I wanted to discover and to choose only 10 of them was really hard, but one mostly moved me: Honduras! I know that it can be banal, but I had started looking for informations about this country unknown for many because of its name, it had something charming, and after many researches about history and customs I decided to put it as the first choise... It is useless say that when the 20th of February I recived the mail from Intercultura that told me I was the winner for a scholarship for the year program in Hondurs excitement was incredible! A dream was coming true, I was officially an exchange student! From that moment I had only an obsessie thought! Countdown started, sing up in groups and meeting became habitual... If there is something that I love so much of this experience is that I feel part of a big family, I don't care if I don't know people I talk with, I have something common with them that is stronger than all difference, because we had a choise with all of us and we had followed it against problems... In that moment I spent the last months of school, when I had to keep good marks, dreaming the sea and natural beauties of ths country that made me fall in love... Comments from my friends weren't gone: they said me "Honduras? where is it?", "does it exist?", "it's in Asia, isn't it?", "they'll kill you", "why don't you choose USA?"... So, if you are wandering the same things now I answer hahaha  I chose this country  or maybe it chose me, because is a country little known, with a style of life different than our, but that I'm sure can offer many things, because think only about criminality it's like to tell that in Italy you eat only pizza... Infact one of the goal for exchange experiences is to delve into a new culture to tear down stereotypes, and it is what I'll try to do with this blog: I'll tell my experience to let more people know about Honduras and to help new students that are wandering which country choose... Coming back, suddenly, in a morning of June, exactly the 5th, I woke up and I found a message from an afs Honduras volunteer: panic! or maybe exhilaration! But I was very nervous when I was reading! I had a family! MY family! Valladares family had decided to open the door of its home to spend with me this amazing year! It was 5.45 a.m. but I didn't care: I started jumping across home and I told it to my sister that was sleeping! From that moment, if before it was fliing, time took a rocket! I'm keeping in touch with my host sister and I knew that I'll attend school with another italian guy at "Discovery School", a bilingual one in El Progreso, my future city! And yes, I'll wear school uniform that include black shoes and white socks.. But if I have to live like a normal honduran girl, I have to do it well! Summing up, because of I've write too much, there are 15 days left! Stress is increasing and at night I have mind fulled of thoughts... Emotion is really high, but I can't realise that in two weeks I have to leave my home, my friends, my family, my lake and my life for nearly 11 months... I guess I'll get it when I'll be on plane toward Miami, first step of my long travel! hahaha now days are getting less, I'm already saying goodbye to my friends and my relatives, I've also begun to make the list about what to put in my luggage knowing that in 20kg I cannot put everything I wish to... But it's a century that people leave with this luggage to country colder than mine... So it will the first step to pass in this experience... Like I told before, I'm lucky to share my feeling with many guys that are living the same ones and that are always ready to speak with me, because there is always an intercultura's guys that reply :)
My adventure started like this, I'll try to keep up to date my blog weekly telling something about me and my new life.. maybe I can write post shorted than this one hahaha I hope you liked this beginning, if it's not I'm sorry, it's the firts time that I'm taking a diary and I'm not so good in writing hahah 
See you soon! 
Maria 

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